CONCORSO LOGO LABORATORIO DELLA SPERANZA

6 Aprile 2019 | 12:00
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CONCORSO DI IDEE
PER L’IDEAZIONE E LA CREAZIONE DEL LOGO DEL “Laboratorio della Speranza”
Promosso e voluto da S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante Vescovo della Diocesi di Cefalù.

Premessa:

“L’idea di realizzare il “Laboratorio della Speranza”, nasce da una constatazione: visitando le parrocchie per incontri e celebrazioni, ma anche girando peri paesi, ho cercato i volti dei giovani, ma non ho incrociato i loro sguardi, ho notato la loro poca presenza. Mi son chiesto: esisteranno dei giovani in questi paesi delle Madonie? Ho chiesto ai Parroci, ai Sindaci e ai Presidi delle scuole. La risposta è stata: ci sono ma non si vedono. Ho approfondito la ricerca ed ho scoperto che la maggior parte risulta residente, ma vive altrove. Chiedo ancora: finiti gli studi dove vanno? La risposta: non tornano più. Perché? Perché il nostro territorio, non offre nulla. Qui mancala speranza.

Mi soffermo un attimo su quest’ultimo termine: la speranza. Il termine speranza, in latino spes, deriva dalla parola greca elpìs che significa originariamente “desiderio”. Ora, poiché nessuno desidera il male per sé, la speranza sin dai tempi antichi significa tendere verso il bene. Possiamo quindi dire che sperare è quasi una necessità biologica per l’individuo; è l’imperativo della voglia di vivere, e credo che la società abbia il dovere di tutelarla. Togliere la speranza significa uccidere una persona. Può accadere che la speranza venga confusa con un sereno buon umore. Papa Francesco in una delle sue omelie a Santa Marta precisa: «Ma la speranza è un’altra cosa, non è ottimismo. La speranza è un dono, è un regalo dello Spirito Santo e per questo Paolo dirà: ‘Mai delude’. La speranza mai delude, perché? Perché è un dono che ci ha dato lo Spirito Santo. Ma Paolo ci dice che la speranza ha un nome. La speranza è Gesù. Non possiamo dire: Io ho speranza nella vita, ho speranza in Dio’, no: se tu non dici: ‘Ho speranza in Gesù, in Gesù Cristo, Persona viva, che adesso viene nell’Eucaristia, che è presente nella sua Parola’, quella non è speranza. È buon umore, ottimismo».

Il Sinodo 2018 ha chiesto a tutta la Chiesa di accompagnare i giovani nelle scelte di vita. Nel documento finale afferma:

«Il mondo del lavoro resta un ambito in cui i giovani esprimono la loro creatività e la capacità di innovare. Al tempo stesso sperimentano forme di esclusione ed emarginazione. La prima e più grave è la disoccupazione giovanile, che in alcuni Paesi raggiunge livelli esorbitanti. Oltre a renderli poveri, la mancanza di lavoro recide nei giovani la capacità di sognare e di sperare e li priva della possibilità di dare un contributo allo sviluppo della società». «Di fronte alle contraddizioni della società, molti giovani desiderano mettere a frutto i propri talenti, competenze e creatività e sono disponibili ad assumersi responsabilità». Vi ho scritto che costringere i giovani con la potente arma della sfiducia a lasciare le nostre terre, ad andare altrove per sognare, è rubare la speranza dei giovani, è decidere di far diventare dei cimiteri i nostri paesi, è programmare la desertificazione delle nostre terre. È da queste considerazioni che nasce il sogno del “Laboratorio della Speranza”. Sogno un laboratorio dove voi giovani mettiate insieme le vostre idee i vostri progetti. I vostri sogni. Un laboratorio che, valorizzando il nostro ambiente naturale, artistico e culturale apra le porte della speranza ai nostri paesi”.

(Dal discorso del Vescovo Giuseppe ai giovani della Diocesi di Cefalù in occasione della presentazione del “LABORATORIO DELLA SPERANZA” Cefalù, Ex Convento di San Domenico 22 dicembre 2018)

Il riferimento biblico per la creazione del logo e il brano di vangelo di Giovanni 6,1-14:

1 Dopo questi fatti, Gesù andò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, 2 e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. 3 Gesù salì sulla montagna là si pose a sedere con suoi discepoli. 4 Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. 5 Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». 6 Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. 7 Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». 8 Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9 «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». 10 Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. 11 Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. 12 E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». 13 Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. 14 Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!»”.

REGOLAMENTO

ART. 1- FINALITÀ

La Diocesi di Cefalù e specificatamente gli Uffici di : “ Pastorale del Lavoro, Giustizia e Pace e Salvaguardia del Creato, Caritas Diocesana, Pastorale Giovanile, Comunicazioni Sociali e Progetto Policoro” hanno indetto il presente concorso finalizzato alla selezione di claimlogo e immagine grafica coordinata da utilizzare come segno identificativo del “Laboratorio della Speranza”.

ART. 2 – CONDIZIONI PER LA PARTECIPAZIONE

La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a coloro che vivono, studiano o lavorano nel territorio delle Diocesi di Cefalù.

  • Al presente concorso possono partecipare:
  1. studenti e non;
  2. professionisti del settore;
  3. Istituti scolastici, pubblici e privati;

Possono concorrere singoli individui o gruppi.

Ogni singolo o gruppo o impresa o classe o associazione può presentare un solo progetto e deve essere rappresentato da un “referente di progetto”.

  • Non possono partecipare al concorso:
  1. componenti della commissione giudicatrice;
  2. coloro che non sono residenti nei comuni della Diocesi di Cefalù;

I candidati sono liberi di realizzare il logo nell’ottica a loro più congeniale, traendo spunto da tutti gli elementi riferibili alla premessa iniziale ed alle finalità e agli obiettivi della Diocesi di Cefalù.

I progetti dovranno essere in ogni caso inediti e sviluppati espressamente per il concorso.

Ogni partecipante dovrà allegare il proprio curriculum professionale.

I lavori pervenuti non saranno restituiti. La Diocesi di Cefalù si riserva il diritto di utilizzare i lavori pervenuti per eventuali mostre e/o pubblicazioni relative al concorso.

ART. 3 – CARATTERISTICHE DEL PROGETTO

Il claim (descriptor) deve avere le seguenti caratteristiche:

  1. comunicare il senso di “essere Chiesa cattolica di Cefalù” alla luce della sua storia e del suo cammino, legandolo con l’obiettivo del “Laboratorio della Speranza” prendendo spunto dalla premessa e orientandone l’indirizzo comunicativo.
  2. essere teso a valorizzare le finalità del “Laboratorio della Speranza” conservandone la natura istituzionale.
  3. essere originale e inedito, sviluppato espressamente per il concorso, efficace dal punto di vista comunicativo, facilmente distinguibile ed adattabile ai diversi ambiti di comunicazione.
  4. essere pensato per l’utilizzo di materiali a stampa(carta intestata, manifesti, locandine, cartoline, libri, ecc.); digitali (web, siti, ecc.); serigrafici (vetri, tessuti, targhe, ecc.) e nella comunicazione visiva in genere.
  5. essere utilizzato in quadricromia e in bianco e nero; deve poter essere ingrandito o ridotto a seconda delle necessità tipografiche o dei supporti di comunicazione, senza, con questo, perdere di efficacia comunicativa e di leggibilità.
  6. Gli elaborati grafici dovranno essere presentati sia su carta che in formato digitale vettoriale, in modo tale da consentire direttamente la pubblicazione e la stampa tipografica.
  7. non infrangere o violare i diritti di terzi, inclusi copyright, marchi, brevetti e qualsiasi altro diritto di proprietà intellettuale.

Art. 4- ELABORATI RICHIESTI

I partecipanti al concorso d’idee dovranno presentare:

1. due tavole, obbligatoriamente, su foglio di carta bianca in formato A3, disposto in orizzontale e montato su supporto rigido di colore nero di dimensioni tali da creare attorno al foglio un bordo di circa 2 centimetri:

a) una prima tavola dovrà contenere al centro della pagina il logo stampato a colori e, in basso a destra, la versione ridotta in bianco e nero;

b) una seconda tavola dovrà contenere esempi di possibili applicazioni e/o visualizzazioni del logo con l’aggiunta della dicitura “Diocesi di Cefalù”;

2. breve illustrazione del significato dell’idea progettuale e della tecnica esecutiva, che spieghi inoltre la logica e gli intenti comunicativi (2000 battute massimo);

3. supporto digitale (cd rom o dvd) contenente il formato vettoriale del logo e delle sue applicazioni e la versione in pdf ad alta risoluzione (1200 dpi).

Art. 5- MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE E TERMINI DI INVIO

  1. Gli elaborati richiesti dovranno essere inseriti in busta chiusa e sigillata (busta A) contraddistinta dalla lettera A, contenente all’interno il progetto grafico in tutti i formati richiesti; la relazione descrittiva; i supporti digitali.
  2. In una seconda busta chiusa, contrassegnata dalla lettera B, anch’essa chiusa e sigillata e priva di elementi distintivi o riconducibili all’autore, vanno inseriti:

a) scheda di iscrizione al concorso firmata (allegato 1)

b) copia fronte/retro di un documento di identità in corso di validità

c) curriculum professionale

d) copia compilata e firmata del modulo di cessione del copyright(allegato 2)

3. Le due buste ( A e B) dovranno essere inserite in una terza busta (plico) da spedire o consegnare a mano.

Sulle prime due buste non dovranno apporsi segni o dati anagrafici, pena l’esclusione. Sul plico contenente le prime due si dovrà apporre esclusivamente “Concorso di idee per la realizzazione del logo”, “Laboratorio della Speranza” Diocesi di Cefalù.

4. I plichi dovranno essere presentati entro le ore 12:00 del giorno 06 aprile 2019 a mano a:

Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro
c/o Curia diocesana – Piazza Duomo 10 – 90015 Cefalù (PA)

  • Per informazioni\chiarimenti inviare email ai seguenti indirizzi:

socialelavoro@diocesidicefalu.org
laboratoriodellasperanza@diocesidicefalu.org
diocesi.cefalu@progettopolicoro.it

Orario di ricevimento dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro
Lun — Mer dalle 9:00 alle 13:00

Orario di apertura sportello Progetto Policoro sito in Diocesi di Cefalù, Piazza Duomo 10:
Lun – Mer dalle ore 10:00 alle ore 13:00

Art. 6 – ESCLUSIONE DAL CONCORSO

  1. Sono esclusi dalla partecipazione al concorso i membri della commissione,i loro parenti fino al terzo grado compreso, quanti hanno partecipato all’organizzazione del concorso o alla stesura del bando.
  2. Saranno esclusi dalla gara i plichi, inviati fuori dai termini di scadenza del bando, giunti oltre le ore 12 del 29 marzo giorno della data di scadenza del bando medesimo. Saranno esclusi i plichi spediti oltre la data di scadenza del bando di gara.
  3. Saranno in ogni modo esclusi tutti i progetti che non rispetteranno i requisiti tecnici e le altre disposizioni previste dal presente bando.
  4.  Saranno inoltre esclusi gli autori che renderanno pubblico il progetto o parte di esso prima dell’approvazione degli atti del concorso.

Art. 7- VALUTAZIONE DEI PROGETTI

1. I progetti pervenuti saranno valutati dai membri della Commissione del “Laboratorio della Speranza”, incaricata dal Vescovo di Cefalù S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante.

2. La valutazione dei progetti da parte della Giuria sarà effettuata in base ai seguenti criteri:

    • rappresentatività del progetto;
    • originalità e riconoscibilità;
    • efficacia e immediatezza comunicativa;
    • adeguatezza e coerenza con il tema del concorso;
    • qualità globale della soluzione;
    • flessibilità d’uso e di applicazione;
    • realizzabilità della proposta.

3. La Diocesi di Cefalù — attraverso la Commissione — si riserva la facoltà di concordare con l’eventuale vincitore l’introduzione di modifiche all’elaborato prescelto.

4. La Diocesi di Cefalù — attraverso la Commissione — potrà decidere di non procedere alla nomina del vincitore nel caso in cui i progetti presentati siano giudicati non rappresentativi delle finalità del concorso stesso o non siano di gradimento dell’Ente promotore.

Art. 8- VINCITORE – PROPRIETÀ, DIRITTI, DOVERI E RESPONSABILITÀ

1. All’eventuale vincitore la Diocesi di Cefalù corrisponderà un compenso di € 1.000,00 ( euro mille), al lordo di ogni imposta.

2. Qualora designato, il vincitore sarà tenuto a fornire le linee guida per l’utilizzo del logo nelle sue diverse applicazioni e modulistica entro 10 giorni dalla pubblicazione del vincitore.

3. L’importo di cui sopra verrà corrisposto al vincitore solo all’acquisizione di tutta la documentazione e delle liberatorie da parte della Diocesi di Cefalù

4. La Diocesi di Cefalù — attraverso la Commissione — si riserva la possibilità di segnalare come meritevoli altri due progetti.

5. La Diocesi di Cefalù, per quanto riguarda l’eventuale progetto selezionato come vincitore, acquisisce la proprietà e ogni diritto per l’utilizzazione, la riproduzione, la registrazione, il deposito e la pubblicizzazione senza limiti di tempo e di spazio, compresa l’eventuale concessione dell’utilizzo a terzi del medesimo elaborato.

Il concorrente che risultasse vincitore non potrà far valere alcun diritto sull’elaborato trasmesso.

6. Il partecipante che risultasse vincitore, con l’approvazione del presente bando, rinuncia pertanto a ogni diritto sul logo ed espressamente solleva, e mantiene indenne la Diocesi di Cefalù da ogni responsabilità verso terzi derivante direttamente o indirettamente dal marchio e/o dal suo utilizzo e/ da eventuali violazioni della proprietà intellettuale.

Art. 9- INFORMATIVA E TRATTAMENTO DATI PERSONALI

1. A norma e in applicazione del D. Lgs. 30.6.2003, n. 196 e s.m.i., i dati personali, comunicati alla Diocesi di Cefalù nell’ambito del concorso di idee, saranno trattati in modo lecito e secondo correttezza esclusivamente nella misura necessaria al raggiungimento delle specifiche finalità inerenti alla gestione del concorso.

2. Titolare del trattamento dei dati personali è la Diocesi di Cefalù, con sede in Piazza Duomo , a Cefalù. Rispetto tali dati gli interessati potranno esercitare i propri diritti in base all’art. 7 del richiamato D. Lgs. 196/03 e s.m.i..

3. Il conferimento dei dati è obbligatorio, pena l’esclusione dal concorso,ai fini dell’esame dei requisiti di partecipazione posseduti dai candidati.

Art. 10 – CALENDARIO

1. Dalla data di presentazione la documentazione del bando, gli allegati ed eventuali comunicazioni ai partecipanti o integrazioni al bando saranno disponibili sul sito diocesano, all’indirizzo www.diocesicefalu.org Il presente bando sarà promosso sulla pagina Facebook della Diocesi di Cefalù e del Servizio di Pastorale Sociale e del Lavoro, sulla pagina

Facebook del Progetto Policoro di Cefalù e attraverso i media ed appositi comunicati a mezzo stampa.

2. Il termine ultimo di presentazione degli elaborati per la partecipazione è fissato alle ore 12:00 del 06 Aprile 2019

3. La Diocesi di Cefalù si riserva, a proprio insindacabile giudizio, di prorogare, sospendere e/o rinviare ad altra data la procedura concorsuale senza che i concorrenti possano avanzare alcuna pretesa in merito.

4. Nulla spetta ai concorrenti, risultati non vincitori, a titolo di compenso o rimborso per qualsiasi onere connesso alla partecipazione al concorso.

Il responsabile del concorso di idee per la realizzazione del logo del progetto “Laboratorio della Speranza” è Don Giuseppe Amato, Responsabile del Servizio di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Cefalù

Cefalù, 25.02.2019

Bando

Dettagli

Data:
6 Aprile 2019
Ora:
12:00

Luogo

Cefalù

Organizzatore

Diocesi di Cefalù
Visualizza il sito dell'Organizzatore

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